PRIMA

Quando sono nato sono nato, ai fini del racconto serve a poco, un giorno è successo; e devo ammettere di non essere uno di quelli che l’ha fatto “con la macchina fotografica in mano”.

Mio Padre ha sempre maturato tale passione, e fin dalla mia adolescenza ha cercato di propormela come valido svago, ma sempre con scarsissimi risultati:

portarsela dietro, anche solo per le classiche foto-ricordo da gita scolastica era, per me, un peso incommensurabile.

Il tempo passa, io cresco, Babbo ci rinuncia: io e la fotografia andiamo su due binari paralleli.

Però l’incrocio alla fine c’è stato!

Stavo attraversando un periodo molto difficile della mia vita: sono sempre stato un bambino, ed in seguito un ragazzo, piuttosto in carne; ma arrivato all’età dell’adolescenza qualcosa nella mia testa è scattato.

Inizialmente tutte rose e fiori…il mio dimagrimento progressivo ed inarrestabile mostrava solo i suoi lati positivi; fino a quando proprio questa inarrestabilità si è trasformata nel “problema”.

Una ricerca disperata della forma fisica assoluta, di quello che stupidamente il mondo definisce “perfezione”, nonostante l’astrattezza del termine.

Tale esperienza, travolgendomi, ha come incrementato il mio livello di sensibilità agli stimoli visivi: quel che chiedevo a me, al mio corpo, finivo per ricercarlo anche in ciò che mi stava intorno.

E’ qui che è successo! E’ qui che ho cominciato ad “osservare”, senza limitarmi al “vedere”!

E’ questo che, successivamente, si è evoluto nel voler documentare questa “bellezza” percepita.

Qui, mio Padre, mi fece giurare di rimettermi in riga; in cambio dell’oggetto che avrebbe saziato questa “mia necessità”: la tanto agognata reflex…. alla fine c’è riuscito!

Seppur come merce di scambio, è riuscito a farla entrare nella mia vita;

e a rendere realtà il mio primo, “vero” ,click…. il mio primo vero scatto:

che non nasce da un movimento biomeccanico….ma da un pensiero, da una ricerca.

L’inizio di una lunga serie.

SPUNTI

Esagerare è una forma di creatività che appartiene all’arte.
E l’arte è l’espressione delle emozioni, esagerare fa bene, è un esercizio delle passioni,
dalle quali veniamo sempre più allontanati dalla realtà analgesica in cui viviamo.

[ Oliviero Toscani ]

Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro.
Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone.
Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore.
E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione.
In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario.

[ Steve Jobs ]

La storia di questo viaggio non è la riprova che non c’è medicina contro certi malanni e che tutto quel che ho fatto a cercarla non è servito a nulla.
Al contrario: tutto, compreso il malanno stesso, è servito a tantissimo.
E’ così che sono stato spinto a rivedere le mie priorità, a riflettere, a cambiare prospettiva e soprattutto a cambiare vita.
E questo è ciò che posso consigliare ad altri: cambiare vita per curarsi, cambiare vita per cambiare se stessi. Per il resto ognuno deve fare la strada da solo.
Non ci sono scorciatoie che posso indicare.
I libri sacri, i maestri, i guru, le religioni servono, ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale.
L’ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce al tetto dal quale si vede il mondo sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola,
quell’ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli.
Io provo.

RICREDERSI